Attentati Musicali di TOAST RECORDS al Treff di Giaveno (To)

ViolaZann
La quarta edizione del Festival itinerante definito con un
pizzico di provocatoria malizia ATTENTATO ALLA MUSICA sembra
non finire mai. Partito quest’anno dal Centro Sportivo di
Caselle si è mosso verso luoghi geografici diversi (toccando
per la prima volta e con successo Salerno) e utilizzando,
come tradizione, svariati modi di espressione: suoni diversi
(dal raffinato al pop), dibattiti, poesia.

In attesa che la gioiosa macchina creativa freni verso il
giusto capolinea, abbiamo avuto modo di goderci nella
serata di venerdì 24 ottobre un ATTENTATO ALLA MUSICA in
una piccola località della provincia di Torino, Giaveno.

Luogo del misfatto il Treff, ex palestra che da un paio di
anni è stata trasformata, per merito di tre giovani soci,
in music-club (posizionato al pianterreno di un anonimo
edificio ai confini del centro), con annesso un ristorante
al primo piano della stessa palazzina (menù essenziale e
buona selezione di birre).

Ma non perdiamo il filo del discorso, visto che siamo qui
a raccontare in breve le vicende musicali della serata.

Alle 22.00 salgono sul palco i FANALI DI SCORTA (la band
di Daniele Chiarella, navigata volpe dell’underground
piemontese), condannati più volte a rompere il ghiaccio
nelle maratone musicali made in Toast Records.

Il trio ha fatto la sua parte in modo egregio. Quattro
brani borderline tra musica d’autore, ironia e gioco.
Qualcuno a fine serata (parliamo di Massimiliano Supporta,
bassista delle Officine Aurora) ha sventolato, a proposito
dei FANALI, l’ironica ombra di Rino Gaetano, stilisticamente
lontano, ma vicino come spirito ludico.

Di seguito, il trio sonico OFFICINE AURORA. Reduci da una
stagione che li ha visti protagonisti in vari luoghi del
nord Italia, hanno sfoderato, come di consueto, una grinta
paurosa e una fredda, invidiabile, lucidità. Da segnalare
la presentazione di “Veleno”, nuova song che farà parte di
un possibile, futuro, album.

I DNA sono arrivati subito dopo, impartendo una lezione di
elegantepop italiano. Intensa la voce di Raffaella Chiarle,
essenziale negli equilibri stilistici della band.

Poi, direttamente dalle valli del pinerolese, i delicati
VIOLA ZANN. Deliziosi. Strumentalmente molto validi, con
due voci che colorano in modo inequivocabile il sound
proposto. Da ricordare il nuovo brano presentato per
l’occasione “Les geants et la folies”, possibile futuro
singolo.

Alle 23.45 occupano il palco i SUBà. Anche loro con una
lunga lista di live alle spalle. Proposti sei brani di
puro rock italiano. Notevole la compattezza raggiunta.
Grandi i pezzi selezionati. Bravi tutti, con una stella
di merito aggiuntiva al vocalist Paolo Passera che ha
materializzato in modo plastico tutti i brani eseguiti,
con un pathos da grande interprete.

Il set dei SUBà si è chiuso con una devastante coda
strumentale in puro stile r’n’r che si è andata ad
esaurire quando Pasquale Lauro (al mixer) ha spento,
con indovinata accortezza, le luci palco, rendendo
tangibile la fine serata.

Risultato generale: ottimo. Bella armonia tra musicisti.
Pubblico ristretto ma caldo e partecipe. Accogliente il
Treff che ringraziamo per l’appoggio; a tutti i musicisti,
che generosamente hanno messo in gioco la loro
trasparente disponibilità; ai media locali e nazionali
che hanno appoggiato l’iniziativa.

Toast Records Anime Pure!