CASTELROCK FESTIVAL 2013: un bel viaggio nel cuore della musica indipendente

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CASTELROCK FESTIVAL 2013:un bel viaggio nel cuore della musica indipendente

4 agosto 2013 alle ore 17.34

Troppo bella per essere vera. La fortezza di Castelfranco a Finale Marina Ligure (Sv) è stata la suggestiva cornice di CASTELROCK FESTIVAL, definito molto correttamente il principale evento indipendente di questa strana estate 2013.

Venerdì 2 agosto: giornata caldissima appena mitigata da una leggera brezza marina. Partenza alle 20,00 con musica acustica come aperitivo.

Nella vasta cripta dal soffitto a botte utilizzata allo scopo, ecco JESS, ex batterista e promettente cantautrice. Presenta alcuni brani dal suo recente repertorio, con bella voce e sorriso solare.

Di seguito, il cantautore genovese Mauro Pinzone: mezza età dichiarata da lui e dai suoi tratti facciali. Gesti da zio eccentrico. Piedi nudi e occhiali calcati sul naso per leggere i testi che dichiara (con snobbistica sincerità) di non ricordare. Le parole che diventeranno canto sono abbandonate su una sedia, scarabocchiate a mano su fogli bianchi. Sarebbe facile utilizzare un leggio, ma nel magico mondo dell’Artista l’oggetto non è stato ancora concepito.

Dopo questo stuzzicante intro l’attenzione si concentra sul palco principale piazzato ad arte lungo l’orizzonte terrazzato che si slancia in modo erotico verso il mare.

Rompono il ghiaccio, come ricorda Roberto GROSSI (con Giulio TEDESCHI, direttore artistico dell’evento), i locali FUSI ORARI: quasi tutti ex giovani con una lontana gioventù “bruciacchiata” alle spalle (che ricordano con simpatiche e cameratesche allusioni). Sono uno dei gruppi di casa e vengono accolti con molto calore dai presenti che aumentano sempre di più, con l’inesorabile passar dei minuti.

Si continua con i piacentini ZEBRA FINK, reduci dalla pubblicazione del cd/album “L’era del porno amatoriale”. Presi bene dal loro intrigante rock made in Italy, consumano in pochissimo una manciata di brani.

L’onore del palco passa al neo-prog band TEMPIO DELLE CLESSIDRE. Risultano immediatamente antipatici e poco collaborativi. Perdono decine di minuti preziosi sul palco a sistemarsi adeguatamente. Si guardano intorno con aria vissuta e non mancano di ricordare che avranno modo di fare un live in terra francese. Come succede spesso in questi casi, molto fumo a camuffare un vuoto creativo imbarazzante.

Fortunatamente, dopo tre lunghi brani accolti con simpatia dalla platea, si cambia. Arrivano i PROCLAMA. “Da Torino, ma non siamo i Subsonica” con questa battuta Giorgio GIARDINA presenta la sua band, lanciando un set sonoro molto contemporaneo.

Di seguito, gli AnimArma, power trio modenese che scarica una valanga di suoni sugli astanti. Peccato che Michele Mik FORGIONE ogni tanto tenda ad esagerare con le distorsioni, producendo una cascata elettrica che sovrasta basso e batteria. Comunque molto spettacolo sopra e davanti al palco, visto che il simpatico Mik a un certo punto inizia, non accontentandosi dello spazio prefissato, a passeggiare in platea con piedi ballerini, abbarbicato al suo rosso strumento.

Ma non è ancora finita. Corre voce che sia mezzanotte o giù di lì. Sarebbe bello, a questo punto, descrivere una luna piena sul mare. Ma così non è, visto che il nostro satellite è all’ultimo quarto.

Arrivano gli ospiti speciali ASSIST, torinesi, che senza tanti complimenti presentano un live ritagliato nella migliore tradizione del rock di strada. Una performance che rimette in gioco i brani tratti dal loro recente album prodotto da Irma Records. Ruvidi ed eleganti allo stesso tempo. Con un cantante protagonista e una band che gira a mille.

E’ tardi. Gli ultimi appassionati (solo quelli sono rimasti) attendono l’arrivo dei savonesi BLACK ELEPHANT, oscuri come il loro nome. Sarà un finale epico dalle parti delle 02,00.

3 agosto: l’atmosfera non cambia. Rilassamento generale e folla da sabato sera. Nello spazio acustico, Cristina NICOLETTA, Valentina AMANDOLESE e Andrea FACCO. Performance singole e jam tra Valentina e Cristina e ancora tra Cristina e Andrea.

Sul palco elettrico, CASE DI VETRO, i genovesi BELZER, seguiti da WITHOUT, BERMUDAS, Sabrina NAPOLEONE, i piacentini MISFATTO e i milanesi CAYNE, ospiti speciali della serata.

Da segnalare i WITHOUT con il loro stoner rock strumentale. Presentano un brano intitolato e dedicato a CASTELROCK.

I BERMUDAS, punkabilly super energetici e molto divertenti. Fanno ballare la platea.

I MISFATTO, veterani della scena underground italiana. Bravi, con la bella voce di Melody CASTELLARI.

Onore ai CAYNE: professionali e ottimi strumentisti. Cuore e passione zero, ma non è possibile pretendere anche l’anima.

Una nota per Sabrina NAPOLEONE, emergente cantautrice genovese, reduce dal singolo prodotto da Toast Records “è Primavera”. Molto impegnata a rimirare il suo ego musicale, tende a sfuggire al confronto con i comuni mortali.

Location sold-out dalle parti delle 23,00 quando vengono presentati sul palco i Festival della Carovana e il dj delle due serate, Ivano TORATROLO.

Birra DUB (dura & pura o nuda & cruda?). La sala circolare in cima alla fortezza è buia e silenziosa. Un bel posto per meditare o per nascondersi e seguire (non visti) l’evento.

Le luci si spengono e i tecnici si danno appuntamento per domenica mattina, quando i “villeggianti”, usciti dal sonno, riempiranno le spiagge e il lungomare di Finale. Sono le due e trenta del mattino del 4 agosto.

Non tutto è stato perfetto, anzi, alcuni momenti che hanno preceduto l’evento hanno avuto la loro carica di naturale isterismo. Ma la scommessa è quella di sempre. Esserci, crescere e sorprendere. Come dovrebbe essere sempre, nell’arte e nella vita.

CASTELROCK FESTIVAL 2013, organizzato da Carovana dei Festival con la collaborazione di Toast Records e l’appoggio di AudioCoop Piemonte e Valle d’Aosta e AudioCoop Liguria.

Direzione artistica: Giulio TEDESCHI & Roberto GROSSI.

Area acustica, a cura di Lilith Festival.