“Madras e Dintorni”: poesia & musica da Toast Records

Amici

I reading privati non sono consueti. Per questo quello che si è svolto nel pomeriggio del 10 agosto a Torino aveva in se un piacevole sapore di novità.

“Madras e dintorni” è nato da una felice idea di Carla Celsa (Toast Records) e ha visto riunito, in modo strettamente privato, un gruppo di personaggi legati in qualche modo da vincoli di collaborazione, amicizia e visioni comuni. Insieme all’ideatrice dell’evento si sono ritrovati anche Nadia Sponzilli, Bruno Rullo, Giancarlo Pavanello, Giulio Tedeschi, Enrico Mario Lazzarin e Giacomo Aime.

Durante l’appuntamento, che si è snodato in parallelo ad un piccolo rinfresco, si è discusso e letto. Un reading che ha riunito in se parole e progetti da mettere in atto nel prossimo futuro.

L’evento si è aperto con l’intervento di Giancarlo Pavanello, che ha citato alcuni passaggi del suo lavoro giovanile “I fanciulli decaduti” (Rebellato, Padova, 1975). Di seguito, Nadia Sponzilli, che ha contribuito con alcuni frammenti tratti da “Prima bagno le piante” (Edizioni IsoleAsole, Torino, 2016) e Brullo Rullo, che ha letto per la prima volta pubblicamente alcuni testi inediti che potrebbero andare a comporre la sua prossima raccolta. Poi è arrivato il momento della musica con Giacomo Aime, reduce da un tour molto on the road in Germania, che imbracciando un per lui inedito ukulele ha presentato due delicatissime ballate tra cui una filastrocca incentrata sui mesi dell’anno, dedicata per l’occasione a Giulio Tedeschi che in quella data festeggiava il suo sessantacinquesimo anno. Ha continuato Enrico Mario Lazzarin che ha ricordato uno dei sui testi tratti dalla serie intitolata “Così è”, al momento edita sulla rete.

Mentre il cielo si oscurava (il reading si è svolto all’aperto), Giancarlo Pavanello, prima di salutare gli astanti e dirigersi verso Milano ha fatto il bis, citando brani della sua opera teatrale “Thomas Chatterton”.

L’incontro si è concluso alle 21,15 con l’intervento di Giulio Tedeschi che ai bordi di una tempesta che in modo decisamente spettacolare ha sigillato tra tuoni e lampi l’incontro, ha letto, alla tenue luce di un lampione, tre poesie ricavate da “Madras Ice Cream” (Il Mio Libro/Tedeschi, Roma, 2017).

Nadia Sponzilli (Atelier della Luce), Bruno Rullo (Slam Italia), Giancarlo Pavanello (dado tutto bianco), Giulio Tedeschi (AudioCoop Piemonte) ed Enrico Mario Lazzarin (Associazione Due Fiumi) contribuiscono al progetto “Camion”, la voce della Poesia.