Toast Records; musica, sole & bella gente per il 30.mo compleanno

Merula30Fest

“La Toast ha incarnato come poche altre etichette la continuità nei decenni dell’underground italiano e l’intensità al suo interno dei legami tra poesia, arte e musica” (Vittore Baroni, critico musicale)

Domenica 6 settembre, Magazzini Musicali Merula: sole, musica, bella gente. Atmosfera giusta per una festa di compleanno.

Ore 10.30: qualcosa si muove. Si parcheggiano macchine. Si scattano fotografie. I due fratelli Fabio e Simone Gallo sono in piena attività. Il primo sul palco, l’altro dietro il mixer. Ore 13.00: dopo aver calibrato suoni qualcuno si allontana per la pausa pranzo. Ore 13.30: arriva direttamente da Roma l’ospite speciale, Renato Marengo, vecchia conoscenza della scena musicale italiana, invitato da Toast Records e in missione per se stesso e per Classic Rock. Ore 15.30: i primi curiosi iniziano a ronzare intorno all’Auditorium.

Ore 16.00: Simona Solavaggione, da circa un’ora barricata in regia, sale con fare deciso sul palco per introdurre la diretta radiofonica (su TRS) e dare il via alla musica. Viene sollecitato Renato Marengo, che la segue per iniziare un piacevole duetto verbale. Superate le prime parole prende il volo la performance live. Aprono gli Zauber, veterani della scena alternativa (sono nati nel 1977). Omaggiano Claudio Rocchi (l’unico psyco-cantautore che Italia possa vantare), interpretandone due brani, “Io volevo diventare” (la loro versione è stata prodotta, nel 2014, da Toast Records) e la magica “La realtà non esiste”. Il set si conclude con l’inedita “Wendy” di Mauro Cavagliato. A seguire, i Viola Zann (autori per Toast Records dell’ep “Another Morning”). Si esibiscono in versione acustica, senza batteria. Un intervento tra terra e cielo, veramente “giusto” per un compleanno. Terza band, i redivivi Jambalaya, oggi Jambalaya 37: per la seconda volta Renato Marengo si affianca alla conduttrice, per ricordare gli esordi della band. Intatta la forza elettrica e creativa del combo, marchio di fabbrica sin dai loro esordi su Toast Records. Volutamente, nell’arco del tempo, hanno perso le tracce ska, a favore di una dose, neanche tanto clandestina, di funky-pop sposato ai consueti ardori jazz. Sorprendono i presenti anche con due cover stravolte, dove Steve Wonder (con la mitica “Higher Ground”) bacia alla francese David Byrne e la sua micidiale “Psycokiller”. Poi, dopo una breve trascendentale apnea, mentre Selene Crescente continua la sua fotografica danza intorno al palco, arrivano Marco Francavilla e Giorgio Masieri a presentare sotto forma di video “Il Controllo”, ultimo singolo, in ordine di tempo, dei torinesi Progetto Luna. Le immagini sono cool mentre la colonna sonora strizza l’occhio, ai sempre verdi Duran Duran (lo giuro!). La giornata, forte e bollente come un caffè italiano, si chiude con il nerboruto Pietro Calfa, accompagnato come sempre dai ruvidi CMR (Consorzio Musicisti Riuniti). Ed è una sciabolata in pieno volto di musica d’autore. Manca all’appello Steve Sperguenzie & The Incredible Lysergic Ants. Assenza giustifica, ma da peccato mortale. Sono le 18 e passa quando la Solavaggione (che ha condotto brillantemente diretta radio e show), invita tutti i protagonisti della giornata sul palco, forzando la mano persino al riservato Giulio Tedeschi che in silenzio si accoda per consumare il grande rito dei saluti strappa lacrime.

Notati tra il pubblico: Adolfo Ferrero, manager di Molecole, due cantautori, il ligure Mauro Pinzone e il giovane cuneese Roberto Vassallo, il veterano Vince Ricotta dei Powerillusi.

Toast Records 30 Anni Fest: supportata dal mensile Classic Rock Italia; appoggiata da Magazzini Musicali Merula, da TRS Radio, da AudioCoop Piemonte & Valle d’Aosta e da Wanted Primo Maggio.

Servizio fotografico a cura di Selene Crescente.