Yo Yo Mundi, Amish, Luigi Antinucci c/o Cascina Le Vallere di Moncalieri (To), il 1 settembre per “Moncalieri InCanta”

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Inizialmente si doveva svolgere venerdi 3 aprile, presso il Teatro Civico Matteotti di Moncalieri la terza edizione di “Moncalieri InCanta”, manifestazione patrocinata dal Comune e dall’Assessorato alla Cultura di Moncalieri, organizzata dall’associazione Magica Torino, con la collaborazione amichevole di Toast Records e di AudioCoop Piemonte. Sul palco, Yo Yo Mundi con “Canzoni e Narrazioni”, il new-folk degli Amish, il cantautore Luigi Antinucci, accompagnagato da Marco Roagna. In realtà, causa pandemia, la serata è stata rinviata al 1 settembre e si svolgerà all’aperto presso Cascina Le Vallere di Moncalieri.
Organizzata dall’Associazione Magica Torino per il Comune e l’assessorato alla cultura di Moncalieri. Radio Partner Radio Reporter Torino. In collaborazione con Giulio Tedeschi e con la Toast Records. Presenterà Luigi Antinucci direttore artistico della radio e della manifestazione e conduttore del programma “Io Robinson”.

YO YO MUNDI

Gruppo storico della canzone d’autore e del rock-folk italiano. Attivo da trent’anni, con alle spalle decine di album, l’ultimo in ordine di tempo intitolato “Evidenti tracce di felicità”. Sempre pronto ad affrontare tematiche inerenti alla difesa dell’ambiente e dei diritti umani, in questi tre decenni ha collaborato con una sterminata schiera di artisti, tra cui Ivano Fossati, Steve Wickham (The Waterboys), Lella Costa, Wu Ming, The Gang, Gianni Maroccolo, Giorgio Gaber, Teresa De Sio, Carlo “Carlin” Petrini, Moni Ovadia, Alessio Lega, Banda Osiris, Eugenio Finardi e Andrea Chimenti.
Gli Yo Yo Mundi sono selvatici e fanno “musica selvatica”, disse un giorno di loro Paolo Conte, dando una misura alla loro inesauribile attitudine fuori dagli schemi. Un gruppo di musicisti che non si limita ad interpretare e a scrivere canzoni per divertirsi e divertire, ma è animato da una passione culturale e narrativa rara, trasformando ogni loro performance in una festa di immagini, suoni ed idee.

AMISH

Gli Amish prendono il nome dall’omonima comunità nord-americana para religiosa nota per un forte attaccamento alla terra e alle sue radici. Identici sentimenti che animano sin dall’inizio questo progetto musicale che propone brani in dialetto piemontese che raccontano storie semplici di vita quotidiana, animate da caratteristiche figure, spesso descritte in chiave ironica.
Musicalmente gli Amish possono definirsi una band di new-folk, anche se la loro proposta musicale è contaminata da una vibrazione universale che accoglie molte sfumature ritmiche, tra cui swing, reggae, tango, tarantelle e latino.
Fresco di stampa, l’ultimo album intitolato “Lasa Andrera la pieuva” (Toast Records).

Luigi ANTINUCCI

Cantautore-chitarrista dall’attività multiforme: autore, produttore di colonne sonore, conduttore radiofonico. Tra le sue molte collaborazioni, quelle con Rai, Rai Trade, All Music Tv, Radio Montecarlo, Radio Capital e Armando Testa.
Il suo debutto discografico risale al 1981 ed è presente sul mercato, al momento, con “Piazza Solferino” (Toast Records), un album, a cui hanno collaborato svariati musicisti di prestigio e talento, tra cui spicca Fabrizio Bosso alla tromba.
Antinucci è direttore artistico di Radio Reporter Torino, coordinatore di “Vitamine Musicali” per il torinese Ospedale Sant’Anna e fondatore e vicepresidente dell’associazione Culturale Magica Torino.

TOAST Records & TOAST Edizioni

Toast Records nasce a Torino, con un immediato respiro nazionale, nel 1985, dalle ceneri allora molto calde di una precedente esperienza discografica, la punk label Meccano.Il suo obiettivo: produrre, promozionare e distribuire buona musica italiana, fuori dai soliti confini di genere.
La sua intensa attività di talent-scouting ha fruttato la scoperta di una moltitudine di progetti e artisti (tra cui gli Afterhours di Manuel Agnelli e gli Statuto) e assistendo e supportando la crescita iniziale di percorsi artistici come quelli targati Marlene Kuntz o Yo Yo Mundi. Creando e sviluppando, parallelamente, rapporti con una notevole schiera di realtà territoriali, escludendo per scelta culturale precisa, la collaborazione con entità produttive multinazionali, non ritenute adeguatamente sensibili al tipo di ricerca creativa portata avanti da sempre.