“Io e Punto zero” di Daniele Lapenna

Alla fine degli anni 80 ho conosciuto la TOAST, non ricordo bene come ho fatto, penso di aver letto il numero di telefono dietro “Trasparenze e Suoni” dei No Stange e da lì è nato il mio rapporto telefonico e di amicizia con Giulio. Ho fruito da subito delle sue Produzioni e delle sue Distribuzioni tutte incentrate alla divulgazione di musica e cultura a me congeniale. Ho visto nascere Punto Zero la prima “rivista sonora” che ho acquistato. Utilissima per chi, come me, comprava tutto ciò che le indie proponevano. Oltre che leggere le recensioni si poteva ascoltare in anteprima un brano del disco segnalato e si potevano trovare anche pezzi inediti che non sarebbero mai più stati pubblicati. Poi, come succede, all’inizio degli anni zero ho venduto tutto il mio capitale underground tenendo solo ciò che mi riportava agli anni 60/70 (beat, psichedelia, progressivo e folk), cedendo così anche tutti i Punto Zero. Grazie a FaceBook ho rincontrato Giulio. Anche se sono passati 20 anni i nostri gusti musicali non sono cambiati e ancora condividiamo le stesse ideologie. Grazie a Giulio ho potuto riavere quasi tutti i numeri di Punto Zero dai quali non mi separerò più. Lunga vita alla Toast(Maggio 2016).