Toast Records e l’area culturale indipendente italiana.

Toast Records nasce a Torino nella primavera del 1985 sulle ceneri ancora calde di una precedente esperienza, la Meccano (1979/1985), con all’attivo nomi come Johnson Righeira e Raw Power. La missione di Toast sin dall’inizio è quella di produrre, distribuire e promozionare buona musica italiana e ricercare nuovi talenti. Una delle caratteristiche che differenziano la Toast Records dal restante panorama discografico è la volontà, da sempre, di non compromettersi con strutture multinazionali, rimanendo indipendente al cento per cento. Tra i progetti che hanno attraversato, sostato o sfiorato i corridoi della Toast Records troviamo Afterhours, Afterhours, Statuto, YoYo Mundi, Marlene Kuntz, Africa Unite, Fleurs du Mal, No Strange, Guignol, Banda Elastica Pellizza, Trenincorsa, Lef, Jambalaya. Una galleria interminabile di Artisti, fondamentali per capire gli impulsi elettrici, spesso molto sotterranei, che hanno messo in moto la scena italiana: Manuel Agnelli (Afterhours), Max Casacci (Subsonica), Stefano Ghittoni (Peter Sellers & The Hollywood Party), Fabrizio “Taver” Tavernelli (Emda), Oskar & Naska (Statuto), Paul Chain (Death SS), Marziano Fontana & Mixo (Difference), Gigi Restagno (Blind Alley), Giovanni Spada (Disforia Psichica), Stefano Bruzzone (Altera), Tony Face & Dome la Muerte (Not Moving), Salvatore “Ursus” D’Urso (No Strange), Luca Vinciguerra (Steve Sperguenzie), Theo Theardo, Moreno Spirogi (Avvoltoi), Carl Lee, Marcello Capra. Personaggi come lo zappiano iper-realista Sandro Oliva; Luigi “Gigi” Gonzaga Guerrieri, ingegnere del suono del mitico Minirec Studio di Torino; Matteo Guarnaccia, saggista, pittore, grafico; il poeta beat Gianni Milano; il fotografo rock Massimo “Sette” Setteducati; il web master Marco “Kaid” Suppo; il musicista, scrittore, Mauro “Mao” Gurlino; il discografico perduto, Massimo Currò (Spittle Records);  il giornalista neo-sixties, Roberto Calabrò; l’autore, compositore, batterista, vocalist reggae Lulu. Due cantautori molto significtivi nel panorama attuale, Luigi Antinucci e Roberto (Rob) Spiga. Toast Records, oggi, continua il suo viaggio, diffondendo musica underground in tutti i modi leciti, creando eventi (uno di questi è il noto Wanted Primo Maggio). Fungendo da punto di riferimento per tutta una serie di attività no profit legate alla cultura alternativa, come “360 Gradi di Musica Indipendente” (appuntamento con la cultura alternativa nato nel contesto di FNAC Italia), con il M.E.I di Faenza, con Demo Rai (trasmissione curata da Michael Pergolani & Renato Marengo), con Radio Reporter Torino (nello spazio radiofonico diretto da Luigi Antinucci) e stimolando nell’arco del tempo la nascita e lo sviluppo di molte realtà creative ed imprenditoriali (tra cui la torinese Fenix Records, la Carovana dei Festival, il Miscela Rock Festival, e AudioCoop Piemonte e Valle d’Aosta).